Torino ospiterà dal 2021 al 2025 la prestigiosa competizione internazionale, per la prima volta in Italia. Sgominata la concorrenza di Londra, Manchester, Singapore e Tokyo. Le finali dell’ Association of Tennis Professionals rappresentano il torneo di tennis più importante dell’anno dopo il Grande Slam. Ogni novembre vi si affrontano i migliori otto giocatori al mondo del singolo e del doppio, pronti a contendersi il ricco montepremi in palio.
Torino sarà la quindicesima città ad ospitare il Final Master, raccogliendo il testimone di Londra, che nel 2020 toccherà quota 12 edizioni consecutive. A causare la rottura con la ormai consueta sede, le maggiori garanzie richieste dal circuito ATP. Così, con Manchester mai realmente in corsa, Tokyo e Singapore sono state battute dal capoluogo piemontese, forte anche della volontà dei giocatori di disputare il torneo in Europa per motivi legati al calendario stagionale, limitando così gli spostamenti intercontinentali.
Oltre ai fattori logistici, a pesare sulla decisione finale sono stati i 78 milioni di euro che Torino, con il supporto del governo italiano, ha accettato di sborsare per il montepremi del quinquennio. Un aumento di circa il 40%, con i 9 milioni di dollari annui che salgono a 14,5.
A fronte di un investimento complessivo che si prevede di circa 150-200 milioni (di cui larga parte garantiti dal governo e dalla Regione Piemonte), si stima un indotto sui cinque anni di oltre 500 milioni di euro, come dichiarato dal sindaco Chiara Appendino. Cifra che potrebbe variare con sponsor, diritti televisivi e turismo, arrivando a superare quota 600 milioni, un flusso di denaro inferiore solo a quello garantito dai quattro tornei che compongono il Grande Slam.
A pesare sull’assegnazione ha contribuito inoltre la presenza di una struttura moderna ed efficiente come il Pala Alpitour (che con i suoi 14.350 posti a sedere è la più capiente struttura coperta d’Italia), realizzata per i giochi olimpici invernali del 2006, e una nazione alle spalle che ha dimostrato grande affidabilità nel mondo del tennis, con il sempre crescente successo degli Internazionali di Roma e l’avvio dell’operazione Next Gen a Milano, torneo al quale prendono parte i migliori otto giovani under 21 della stagione.
La decisione arriva in un momento di ritrovato splendore per il tennis nostrano, con la recente vittoria di Fabio Fognini nel Masters di Montecarlo, e la presenza per la prima volta di 20 italiani nei primi 200 del mondo.
Se, quindi, per Torino l’assegnazione delle Finals sembra scacciare definitivamente la delusione legata alla non candidatura alle Olimpiadi invernali del 2026, a livello nazionale potrebbe rappresentare l’opportunità per il definitivo rilancio di questo sport e un’occasione da non perdere per familiarizzare con l’organizzazione di grandi eventi sportivi.
Edoardo Castracane