Il ruolo delle Forze Armate italiane nella battaglia contro il Coronavirus

Nel pieno dell’emergenza del Covid-19 l’impiego massiccio dell’Esercito è stato invocato da più parti, spesso anche erroneamente. Ma qual è la funzione che oggi le Forze Armate svolgono in questa particolare “guerra”? cosa stanno già facendo e come possono operare per la sicurezza del Paese in un frangente totalmente inedito?

È emblematica, e già consacrata alla storia, la foto dei camion militari che portano via da Bergamo i feretri delle vittime da cremare in altre località. Nel capoluogo orobico, come è noto, i forni crematori non hanno più posto, presentando code di attesa troppo lunghe e necessitando dunque il trasferimento delle salme. Quello appena citato non è l’unico esempio di come i militari stiano contribuendo alla gestione dell’emergenza. Uno degli impieghi principali è quello relativo al controllo ed alla sorveglianza. In Campania e Sicilia le Forze Armate affiancheranno le forze dell’ordine con l’obiettivo di rappresentare un ulteriore elemento di deterrenza nei confronti di chi ancora non rispetta le regole. Anche il governatore della Lombardia Attilio Fontana ha richiesto l’utilizzo dell’Esercito su tutto il territorio regionale per fronteggiare il problema degli inadempienti alle disposizioni anti-contagio.

Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha annunciato che «la Difesa deve dare il proprio contributo, su tutti i fronti». I dati rilasciati dal ministro stesso confermano l’impegno attuale del suo Dicastero. Ad oggi sono più di 4.800 gli uomini e le donne delle Forze Armate impiegati nelle attività di contrasto alla pandemia. A Piacenza ed a Crema sono in allestimento due ospedali da campo, che rafforzeranno le strutture ospedaliere locali. Proprio per potenziare il personale sanitario delle Forze Armate in questo momento è prevista inoltre l’assunzione straordinaria di 120 medici e 200 infermieri militari, con arruolamento temporaneo.

L’intero apparato logistico dell’Esercito si è mosso con celerità da quando l’emergenza è scoppiata. I numeri dei mezzi militari messi a disposizione sono significativi: 3 aerei da trasporto, 5 elicotteri, 5 ambulanze e 321 altri mezzi. I posti letto che possono essere utilizzati sono oltre 6.800, con 2.250 stanze disponibili, distribuiti su tutto il territorio nazionale. Un supporto forte, concreto e diretto. Un ruolo fondamentale, specialmente nelle fasi iniziali, è stato svolto dall’Aeronautica Militare, la quale ha organizzato i voli con cui sono stati fatti rientrare i nostri connazionali all’estero. Il primo di essi è stato effettuato all’inizio di febbraio per recuperare gli italiani presenti a Wuhan, epicentro globale della pandemia. Da allora il lavoro dell’Aeronautica è stato costante, riportando a casa migliaia di persone e, parallelamente, trasportando i malati anche all’interno del territorio nazionale. Bisogna menzionare poi i voli, più recenti, effettuati per portare in Italia le tonnellate di materiale sanitario donato e ricevuto dall’estero.

La Difesa italiana sta contribuendo inoltre alla produzione di attrezzatura legate alle sale di terapia intensiva e sub-intensiva, che oggi devono rispondere ad un sovraccarico costante, specialmente nel Nord Italia, e per questo devono essere rinforzate. Del personale dell’Azienda Industrie Difesa è stato messo a disposizione di aziende italiane del settore per potenziarne l’attività. Una menzione particolare infine la meritano i volontari ed i veterani militari che si sono offerti di portare soccorso alle zone più colpite. È il caso, ad esempio, dell’Associazione Nazionale Alpini (ANA), che monterà il proprio ospedale da campo nei pressi di Bergamo, con una disponibilità di circa 250 posti e centinaia di penne nere che daranno una mano alla popolazione.

Le Forze Armate in queste settimane stanno dimostrando di svolgere un ruolo cruciale nel contrasto alla pandemia. Anche in una situazione critica come quella attuale, gli sforzi dei militari evidenziano la necessità di una presa di coscienza da parte dell’opinione pubblica circa la centralità di un tale strumento per perseguire il bene comune. Il concetto di Difesa, spesso sottovalutato o messo in cattiva luce, merita quindi di essere sottoposto ad un’analisi più attenta, che ne mostri potenzialità e benefici.

Luca Sebastiani

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